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Valerio Lalli -

Il talent program Junior Consulting di ELIS: l’iniziativa per guidare i giovani tra competenze e mondo del lavoro

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Junior Consulting è l’iniziativa di ELIS rivolta agli studenti iscritti ad un percorso di Laurea Magistrale in materie tecnico-scientifiche. Il programma prevede un’esperienza formativa teorico pratica, in cui lo studente viene inserito all’interno di un team guidato da un Manager Coach. Obiettivo di questo percorso è offrire ai giovani un’esperienza di sviluppo personale con l’intento di acquisire le competenze richieste in linea con il mercato del lavoro. Un’esperienza di grande valore per i giovani, motivo per cui ho deciso di raccontarla attraverso le parole dello Junior Consultant, Matteo Chesini che ha partecipato al programma JC di ELIS nel 2020.

D: Ciao Matteo, grazie per aver accettato l’invito a fare questa intervista insieme. Quando ti parlo di formazione, qual è il tipo di esperienza che ti viene in mente?

R: Prima che intraprendessi questo percorso, quando pensavo ad un’esperienza formativa in azienda, la traducevo nella sua accezione più comune e tradizionale: le classiche lezioni frontali docente-studenti a cui siamo abituati, ricche di contenuti e informazioni che poi sarebbero tornate utili durante l’esperienza lavorativa. O almeno questo è quello che mi ha trasmesso da sempre il percorso scolastico, quello universitario compreso.

D: Il programma di ELIS può essere definito allo stesso modo? In caso contrario, in cosa differisce?

R: Il Talent Program di ELIS è sì un percorso di formazione con lezioni frontali, ma con un approccio molto esperenziale, che riesce a mettere lo studente al centro, non concependolo come un vaso da riempire con il liquido della conoscenza, ma piuttosto offrendogli quegli input giusti che sollecitino il suo spirito creativo per poter poi iniziare a muovere i primi passi autonomamente all’interno di un contesto professionale.

Questa esperienza, infatti, si presenta sì come un corso di formazione intensivo e di qualità che ti prepara ad avere le conoscenze necessarie per lavorare, ma nello stesso tempo ti offre la possibilità di testare in maniera pratica le nozioni teoriche acquisite durante le lezioni.

Direi essere un trasferimento di competenze trasversali, che possono essere utili in qualunque campo, anche e soprattutto in quello personale. 

Una formazione svolta insieme a professionisti di alto calibro, provenienti da varie realtà aziendali di spicco nel contesto italiano e internazionale e ai responsabili dei progetti, a cui noi stessi prendevamo parte dovendo dare un contributo concreto.  

D: Raccontalo più nel dettaglio

R: Un’esperienza ricca di interazione con docenti di ELIS e con i CEO delle aziende del Consorzio che attraverso gli Inspirational Speech, riuscivano a trasmettere la loro esperienza, dando al contempo consigli preziosi per il nostro percorso futuro. 

Tanta interattività fatta di dinamiche gestionali, organizzative e strategiche che, attraverso Business Case e Project Work da affrontare in team, riesce a simulare ai partecipanti quella che potrebbe diventare la loro futura realtà lavorativa

Un viaggio in cui la valorizzazione delle proprie differenze e il lavoro di gruppo con persone mai incontrate prima e di provenienze universitarie completamente differenti, può essere la leva per distinguersi dagli altri, oltre che una valida occasione per apprendere nuove conoscenze e farsi contaminare da esse.

Un lavoro arduo e intensivo ma allo stesso tempo altamente costruttivo a livello formativo e personale che permette, in soli cinque giorni, a unire e valorizzare le proprie conoscenze con i contributi provenienti da ambiti e contesti molto diversi dal nostro, riuscendo quindi ad aprire la nostra mente con una visione più ampia e variegata della realtà che ci circonda.

Tutto questo finalizzato a comprendere direttamente sul campo le proprie competenze e attitudini, al fine di poter valutare i candidati nello specifico e poterli successivamente inserire all’interno di progetti di aziende che più rispecchiano le loro caratteristiche conoscitive e attitudinali.

D: La giornata tipo di uno Junior Consultant?

R: Ho avuto la possibilità di partecipare alla 41esima edizione del Talent Program di Junior Consulting, edizione invernale, dopo aver passato le dovute selezioni (argomento approfondito in seguito). Eravamo una trentina di ragazzi con background diversi, suddivisi in gruppi di 5 studenti ciascuno. 

Dalla mattina fino a ora di pranzo approfondivamo gli aspetti teorici. Si partiva con l’Ice Breaking, un resoconto degli argomenti trattati il giorno prima e raccolta di feedback e impressioni.

Dopo c’era il momento dell’Inspirational Speech con un responsabile aziendale, incontri improntati principalmente a raccontare il percorso che ha portato questi professionisti a ricoprire determinati ruoli, insieme ad alcuni consigli utili da applicare all’interno delle nostre vite o in contesto lavorativo.

Poi un Corso di formazione su Soft Skills necessarie alla formazione personale (Leadership, Teamwork, Design Thinking).

Nel pomeriggio invece ci focalizzavamo su attività a livello pratico come ad esempio la presentazione dell’azienda e del Business Live Case di ciascun gruppo ai responsabili di progetto. 

Tante sono state poi le personalità di spicco con cui io e i miei colleghi abbiamo avuto modo di relazionarci durante questo percorso: Luca Garavoglia di Campari Group, Marco Sesana di Generali Italia, Simonetta Iarlori di Leonardo, Giuseppina di Foggia di Nokia, Gian Marco Salcioli di Intesa Sanpaolo, Nazzarena Franco di DHL, Maximo Ibarra di Sky Italia, Massimiliano Pogliani di Illycaffè, Marco Lamola di Cattolica Assicurazioni e Stefano Donnarumma di Terna SpA.

D: Qual è stato l’Inspirational Speech che ti ha colpito di più?

R: Difficile da dire. Ogni CEO ha descritto una parte della propria realtà lavorativa e dato dei consigli che hanno contribuito a far crescere una parte di noi.

Se dovessi scegliere l’intervento che più mi è rimasto impresso però, direi sicuramente quello di Simonetta Iarlori di Leonardo. Persona squisita che fin da subito si è raccontata adottando il nostro punto di vista, spiegandoci il suo percorso pieno di difficoltà sia dal punto di vista personale che lavorativo, che l’ha portata poi a ricoprire il suo ruolo attuale in qualità di Chief People, Organization & Transformation Officer.

Ci ha raccontato di quanto la sua formazione in Fisica teorica gli sia servita per entrare in azienda e potersi distinguere per le sue conoscenze verticali riguardo la scienza dei materiali, oltre che alla sua grande forza di volontà, passione. 

Ci ha descritto la sua vita personale e professionale, tra la famiglia e il lavoro, facendoci capire con la sua esperienza l’importanza di far sempre conciliare questi due mondi, fondamentali per qualunque essere umano. Ci ha trasmesso la rilevanza di saper trovare in ogni contesto sempre delle piccole cose che riescono a renderci felici e strapparci un sorriso, come fossero delle “pillole di positività all’interno della giornata”, per sentirsi sempre vivi e curiosi, in ogni istante.

Dal racconto delle esperienze, traspare tutta la passione per il suo lavoro, motivo per cui ha parlato dell’importanza di cercare di lasciare sempre un segno di sé all’interno dell’azienda in cui si lavora. Bisogna cercare di dare il massimo per sé e gli altri, lasciandosi allo stesso tempo contaminare dal contesto aziendale che ci circonda, per non smettere mai di imparare, indipendentemente da quale sia l’obiettivo, perché come ci ha detto concludendo il suo speech:

“Non è la ricompensa ma è la passione che ci mettiamo che ci fa scegliere”

D: Cosa ti porti a casa da questa esperienza?

R: Non è facile riassumere in una frase l’insieme di emozioni che questa esperienza è riuscita a darmi. Se dovessi provarci direi che, partendo da una valigia vuota, grazie a questa formazione e tutto quello che ne consegue, sono riuscito a riempirla di conoscenze, competenze e amicizie che non avrei mai pensato di poter fare prima di iniziare tutto questo. Ragione per cui posso dire che la più grande gioia che mi porto a casa è essere stato profondamente coinvolto e colpito dalle esperienze e conoscenze di tutte quelle persone che mi hanno accompagnato in questo viaggio che, ognuna a suo modo, ha contribuito ad allargare il mio punto di vista andando ad aggiungere un tassello fondamentale al puzzle che fa di me quella persona che in futuro vorrei diventare.

Grazie mille Matteo per aver raccontato questo tuo percorso in maniera così coinvolgente. Mi auguro possa essere d’ispirazione anche per altri giovani ragazzi che vogliano prendere parte ad un’esperienza così entusiasmante! 


Il futuro inizia oggi, non domani” (Papa Giovanni Paolo II)

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